Quartiere famoso in tutto il mondo come simbolo della romanità più vera, Trastevere è assai noto per la sua movida notturna, i ristoranti e le trattorie di cucina tipica e per la sua forte identità.
Ma quella di cui parliamo oggi è una Trastevere più nascosta, lontana dal caos di piazza Trilussa e Santa Maria in Trastevere. È la zona forse più caratteristica dell’intero rione.
La nostra passeggiata inizia infatti in via della Lungara dove si trova una tra le ville più affascinanti di tutta la città: Villa Farnesina, commissionata da Agostino Chigi a Baldassarre Peruzzi ed affrescata con dipinti ispirati ai miti classici da Raffaello Sanzio, Sebastiano del Piombo e molti altri illustri artisti.
Passeggiando lungo via della Lungara, così chiamata proprio per la sua lunghezza (da piazza sant’Egidio raggiunge infatti il Vaticano), ci troviamo dinnanzi alla poco conosciuta porta settentrionale di quel triangolo che includeva il rione Trastevere all’interno delle Mura Aureliane: porta Settimiana.
![Porta Settimiana](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2014/07/Porta-Settimiana1.jpg)
Costruita da Settimio Severo sugli Horti Getae, i giardini cioè di Settimio Geta, figlio di Settimio Severo e fratello dell’imperatore Caracalla, la porta così come la vediamo oggi, con la sua caratteristica merlatura ghibellina, è il risultato dei rifacimenti voluti da papa Alessandro VI Borgia nel 1498.
Da qui si entra nel vivo del rione: un dedalo infinito di vicoli e vicoletti che si aprono in vari punti su piazze e piazzette dal carattere rimasto immutato nel corso del tempo. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, ogni vicolo si presenta al visitatore con scorci unici ed emozionanti!
Scegliamo di proseguire in via della Scala così chiamata per la scala di una casa dove era dipinta un’immagine della Madonna che si racconta abbia compiuto diversi miracoli, tanto da convincere i fedeli e le autorità ecclesiastiche a trasformare la casa nella chiesa di Santa Maria della Scala, nel cui convento è ospitata una farmacia, perfettamente conservata con i suoi mobili originali e i suoi pregevoli vasi; è la più antica di Roma, ma non è più in attività, è oggi infatti una sorta di museo della farmaceutica!
E ancora oltre scopriamo vicoli dai nomi curiosissimi. Da via del Mattonato raggiungiamo Vicolo del Cedro, il cui toponimo sembri derivare dall’insegna di un’osteria rappresentante proprio questo albero e proseguiamo in Vicolo della Frusta così chiamato da un’osteria forse frequentata dai carrettieri che avevano nei pressi il loro stallatico, ricordato anche dalla vicina via della Paglia.
![Vicolo del Piede Vicolo del Piede](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2014/07/Vicolo-del-Piede1.jpg)
Raggiungiamo così Vicolo del Piede (così chiamato perché si apriva ai piedi – ad pedes – della basilica di Santa Maria in Trastevere) e via della Pelliccia su cui si affacciano palazzine medioevali alquanto suggestive, come per esempio quella situata all’angolo con piazza de’ Renzi, con in facciata due archi in ghiera laterizia ed una tabella che ne indica la proprietà dell’Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto; mentre sul piano stradale, nell’angolo, è situata una colonna scanalata antica lì posta come paracarro!
Tramite via del Cipresso sbuchiamo in Vicolo dei Cinque che deve il suo nome all’edificio di proprietà della nobile famiglia romana dei del Cinque, di cui si ha una prima menzione nel 1416 con un tal Vincenzo detto priore dei caporioni di Trastevere.
La strada si apre proprio su una delle piazze regine del rione, piazza Trilussa, dedicata al grande poeta romanesco Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, presente in piazza con la statua in bronzo che lo raffigura mentre legge i versi di una sua poesia:
“Mentre me leggo er solito giornale spaparacchiato all’ombra d’un pajaro, vedo un porco e je dico: – Addio, majale! vedo un ciuccio e je dico: – Addio, somaro! Forse ‘ste bestie nun me capiranno, ma provo armeno la soddisfazzione de poté dì le cose come stanno senza paura de finì in priggione”.
La traduzione, se serve, è questa: “Mentre mi leggo il solito giornale sdraiato all’ombra di un pagliaio vedo un porco e gli dico: – Addio maiale, vedo un asinello e gli dico: – Addio somaro! Forse queste bestie non mi capiranno ma provo almeno la soddisfazione di poter dire le cose come stanno senza paura di finire in prigione”.
E così, dopo tanto camminare, possiamo fare una piccola pausa seduti sui gradini del fontanone di Ponte Sisto voluto da papa Paolo V Borghese come prolungamento della canalizzazione delle acque per alimentare i rioni Trastevere, Borgo, Regola e Ponte.
In realtà non si trova nella sua collocazione originale. La fontana inizialmente infatti era situata dalla parte opposta del fiume, sullo sfondo di via Giulia ed era addossata all’ospizio dei Centopreti, andato poi distrutto durante i lavori per la realizzazione dei muraglioni del Tevere. La fontana, risparmiata, venne quindi posta al di sopra di questa elegante scalinata.
![Ponte Sisto e Piazza Trilussa](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2014/07/Ponte-Sisto-e-Piazza-Trilussa1.jpg)
E siamo così giunti al limite esterno di Trastevere, davanti a noi uno dei ponti più straordinari dell’intera città, ponte Sisto, edificato nel 1475 da papa Sisto IV della Rovere (da cui appunto il nome).
Venne realizzato al posto del ponte di epoca romana andato distrutto a causa di una piena nel IV secolo e rimasto in rovina per moltissimi anni.
Prima della sua costruzione, per collegare le due sponde, veniva impiegata una barca-traghetto che congiungeva anche due spiaggette: “Arenula” sulla riva sinistra e la “Renella” su quella destra.
Ponte Sisto, con le sue quattro arcate e il grande “occhialone” circolare nel pilone centrale, che da sempre ha funzionato da campanello d’allarme in caso di piena del fiume, è uno dei ponti pedonali della città e per la sua straordinaria bellezza è stato scelto molte volte come set in molti film: un esempio fra tutti è “La finestra di fronte” di Ferzan Özpetek.
Per chi volesse andare alla scoperta della Trastevere nascosta, l’associazione culturale “L’Asino d’Oro” organizza una passeggiata nel rione Mercoledì 23 Luglio alle ore 19:30.
E ricorda, con il nostro coupon da scaricare, hai diritto a ricevere € 2 di sconto sulla quota di partecipazione, pagando quindi la passeggiata solamente € 5!
Autore: L’Asino d’Oro Associazione Culturale