Nella prima parte di “Thailandia fai da te” mi sono concentrato soprattutto su come aiutarvi a scegliere il momento più adatto per venire in questo splendido paese partendo dal prendere in considerazione la stagionalità, non solo meteorologica ma anche dei prezzi.
Scelto il periodo (cercate di essere comunque un minimo di flessibili visto che i prezzi di voli e hotel possono variare discretamente anche semplicemente spostando le date di 1 o 2 giorni) si deve iniziare con le prenotazioni.

Il primo consiglio è quello di mettersi a navigare in internet consapevoli che questo richiede tempo (se fosse tutto facile nessuno si rivolgerebbe più alle agenzie di viaggio dove il personale qualificato ha a che fare con le ricerche e le pratiche per ottenere il massimo dal budget minimo).
Quindi, muniti di pazienza e pronti a leggere tutte le eventuali postille dei siti per prenotazioni online, inizia il viaggio, ancora prima di partire fisicamente.
Prenotare il volo
Come più volte detto in diversi post de “Il Turista Informato”, ci sono moltissimi siti specializzati nello scovare l’offerta migliore e ognuno di noi ha il suo preferito.
Il mio consiglio è quello di fare ricerche in contemporanea controllando le tariffe su un comparatore di prezzi, sul sito che è risultato offrire il volo più economico e direttamente sul sito della compagnia aerea che propone il prezzo più conveniente.
In linea di massima dovrete optare per un volo con almeno uno scalo (il monopolio sui voli diretti, fatta eccezione per offerte particolari, rende il prezzo dall’Italia molto alto); non esiste una compagnia che in assoluto sia più economica per volare a Bangkok.
Siate flessibili e non contate troppo sul “last minute”. Statisticamente più si avvicina la data della partenza più alti sono i prezzi (eccetto se la compagnia effettua promozioni particolari) e le variazioni ci sono spesso anche nel corso della stessa giornata (in genere i prezzi sono più bassi il pomeriggio).
Personalmente ho avuto recentemente il piacere di volare con Emirates, EgyptAir, Qatar Airways e Finnair senza incorrere in ritardi o spiacevoli smarrimenti di bagagli. Aeroflot recentemente è una delle compagnie che offre tariffe piuttosto basse sulla tratta Fiumicino – Mosca – Bangkok.
Prenotare l’albergo
L’offerta alberghiera in Thailandia è incredibile.
Ovunque ci sono guesthouse e hotel di tutte le categorie e non è difficile trovare dove dormire direttamente una volta arrivati a destinazione.
Prenotare tutto il soggiorno non è indispensabile, soprattutto se si hanno a disposizione diversi giorni per ciascuna località che si decide di visitare.
Spesso però conviene prenotare in anticipo ottenendo così la possibilità di scegliere strutture di qualità superiore allo stesso prezzo che in Italia pagheremmo un ostello (tanto vale concedersi qualche lusso in più).
A prescindere dai siti classici è buona regola dare un’occhiata a quelli che sono specializzati nella regione del sudest asiatico come agoda (disponibile anche in italiano) e asiaroom (disponibile in inglese) e verificare il prezzo anche sul sito (quando esiste) dell’hotel che abbiamo pensato di scegliere.
Se non avete mai usato questi siti è importante leggere tutte le condizioni di prenotazione e cancellazione e verificare il prezzo finale prima di fare click sulla schermata finale della prenotazione per evitare spiacevoli sorprese.
Spesso le tariffe più basse hanno la clausola di non rimborsabile e quindi è importantissimo prenotare solo quando siamo sicuri delle date in cui saremo in una certa località.
Il mio personale consiglio su dove dormire? Controllate il The Heritage Silom per Bangkok e lo Smile Guesthouse a Chiang Mai!
Il primo è un hotel poco distante da Silom Road (zona centrale ricca di mercatini e locali notturni), facilissimo da raggiungere con lo Skytrain, con WiFi gratuito per gli ospiti, piscina e palestra.
Il secondo è una guesthouse in pieno centro storico di Chiang Mai, anch’esso dotato di piscina (ha anche una vasca idromassaggio comune) e dai prezzi ottimi per il servizio e le strutture offerte.
Articolo di Andrea Bicini