- 1 A come Arcipelago di Stoccolma
- 2 B come bambini
- 3 C come caffè – il rito della fika
- 4 D come Djurgarden, l’isola parco
- 5 E come Estate – festa di midsommar
- 6 F come freddo
- 7 G come Gamla Stan, la città vecchia
- 8 H come hotel, dove dormire a Stoccolma
- 9 I come Ikea – il design svedese
- 10 J come Junibacken – il regno di Pippi Calzelunghe
- 11 L come low cost
- 12 M come musei
- 13 N come Nobel
- 14 O come ostelli
- 15 P come polpette
- 16 Q come quanti giorni?
- 17 R come re
- 18 S come Skansen
- 19 T come trasporti
- 20 U come underground
- 21 V come vichinghi
- 22 Z come zoo
Stoccolma è una favola baltica. Racconta la storia di vichinghi e navigatori, di guerrieri e sovrani, ma anche di bambini ribelli come Pippi Calzelunghe, che abita ancora a Villa Villacolle, in una delle isole delle città, artisti e designer.
Ecco cosa abbiamo scoperto della città quando ci siamo andati in vacanza, a giugno, con per guida una svedese di eccezione, Zoe, di due anni, la sua mamma e il suo papà.
Ecco cosa vedere a Stoccolma… dalla A alla Z!
A come Arcipelago di Stoccolma
L’arcipelago è l’aspetto di Stoccolma che mi ha conquistato di più. Una miriade di isole, 24 mila in totale, delle quali quattordici formano la capitale in senso stretto. C’è un’isola medioevale e una che è un unico grande giardino, una con orsi e renne e altre modernissime, amata da artisti e designer.
Le isole si protendono dal lago Malaren fino al Mar Baltico tra villaggi dei pescatori e porticcioli, case colorate, forti e piccoli castelli.
L’acqua è la strada principale per vedere il meglio della città e per immergersi nella sua atmosfera ed è solcata da imbarcazioni di ogni tipo.
Noi abbiamo preso un battello a vapore per visitare una delle isole principali, Vaxholm, che è anche la capitale dell’arcipelago. Ma abbiamo visto ogni genere di imbarcazioni dai bateau mouche turistici agli yacht, dai velieri ai mercantili e persino un vero sottomarino.
B come bambini
Stoccolma è una città di e per bambini. Sono dappertutto, biondissimi e non solo, con genitori dall’aria molto giovane (e spesso lo sono).
Il mito della maternità in Svezia con 480 giorni di congedo retribuito, aiuti economici e servizi pubblici che funzionano, ha un effetto diretto nella miriade di pupi in giro per le strade, nei caffè, sui mezzi pubblici e nei parchi giochi che sono in ogni angolo.
La mia bambina (a due anni) non credeva ai propri occhi. Non trovava solo qualche scivolo arrugginito e un paio di altalene, perché spesso i parchi giochi svedesi sono super con piccoli castelli e casette di legno, tappeti elastici, vasche per la sabbia e piccole piscine (d’estate).
Ai parchi giochi cittadini si aggiungono poi attrazioni adatte ai più piccoli a partire da Junibacken, il museo-lunapark di Pippi Calzelunghe e i suoi amici (vedi alla lettera J) o Skansen, la Svezia in miniatura (vedi alla lettera S), un parco con la ricostruzione storica del Paese com’era nei tempi antichi e tantissimi animali.
Questo rende Stoccolma una meta perfetta per vacanze in famiglia.
C come caffè – il rito della fika
Stoccolma batte Napoli per il rito del caffè. Incredibile ma vero, è la Svezia il Paese dove si bevono più tazzine, accompagnate da profumati dolcetti nel rito chiamato fika. Il caffè tipico svedese è quello lungo dell’Europa continentale ma con il passare degli anni è diventato più facile trovare in città anche dei buoni espresso.
Quello che non manca mai, invece, nella pausa caffé svedese è un dessert come la Kladdkaka, un torta morbida al cioccolato, o il Kanelbulle, un lievito a forma di chiocciola aromatizzato alla cannella, ma anche brioche alla vaniglia, alla crema cotta o alle mandorle, deliziose.
Una scusa in più per fermarsi nelle tante caffetteria, ce ne sono di ogni genere da quelle tipiche scandinave a quelle moderne e di design o quelle etniche.
D come Djurgarden, l’isola parco
Solo un ponte divide il centro città di Stoccolma da boschi e sentieri ombreggiati. Lo attraversi e ti trovi a Djurgarden, l’isola parco, quest’isola – che ospita alcuni dei musei più importanti della città come Skansen è anche il rifugio di chi cerca un po’ di relax nella natura, un angolino per il picnic o spazio per gli sport all’aria aperte.
E come Estate – festa di midsommar
Un momento magico per visitare Stoccolma è il Midsommar, la festa svedese di mezza estate, una delle più importanti dell’anno.
Viene festeggiata il venerdì del solstizio d’estate, tra il 18 ed il 26 giugno, con balli e canti intorno a dei pali decorati con fiori e piante. Le ragazze intrecciano ghirlande tra i capelli e festeggiano la fine del grande freddo e il risveglio della natura.
F come freddo
Ci aspettavamo una temperatura più rigida a Stoccolma, del resto è alla stessa latitudine della Groenlandia, ma a giugno ci siamo trovati con un clima estivo (siamo stati addirittura in costume e abbiamo bagnato i piedi nell’acqua del mar Baltico). In media, comunque, secondo i dati Nooa, le temperature:
- durante l’inverno vanno da 1 a -3 gradi (gennaio e febbraio),
- in primavera il termometro inizia a salire, da marzo fino a maggio (16
gradi di massima, 7 di minima) - a giugno comincia la breve estate svedese (20-11 gradi), poi a
luglio la temperatura sale al massimo (24-15 gradi) ma con i giorni di pioggia che riprendono ad aumentare (sono otto in media a luglio ed agosto). - arriva poi un autunno sempre più freddo da settembre (17-10 gradi) a dicembre (da 2 a -2 gradi con dieci giorni di pioggia).
G come Gamla Stan, la città vecchia
Qui il tempo si è fermato. A Gamla Stan vive ancora la vecchia Stoccolma, nelle minuscole vie acciottolate intorno al castello, alcune risalenti al Settecento.
Le attrazioni principali sono il palazzo reale, il Kungliga Slottet (vedi alla lettera R come re), e la cattedrale Storkyrkan, il palazzo più antico della città, datato 1036, dove si svolgevano le incoronazioni dei sovrani e le nozze reali.
H come hotel, dove dormire a Stoccolma
Noi abbiamo scelto di dormire in un ostello vicino a casa dei nostri amici, a Vasastan. Stoccolma non è una città economica, ma offre ogni tipo di sistemazione dagli appartamenti agli hotel più chic e anche soluzioni originali.
Si può scegliere di soggiornare in ostelli creati in un’antica nave (Vandrarhem af Chapman & Skeppsholmen, ancorata a due passi da Djurgården) o la cella di una prigione dell’Ottocento, oggi dotata di tutti i comfort, wi-fi incluso, (Långholmen Hotell, nel quartiere Södermalm).
I come Ikea – il design svedese
L’Ikea è uno dei simboli della Svezia nel mondo e fa capolino dappertutto a Stoccolma, nell’arredamento pop ed essenziale di tanti locali, ai nomi impronunciabili sui cartelli stradali fino alle polpette che sono il piatto nazionale (vedi alla lettera P).
La città, però, offre molto di più di qualche libreria Billy agli appassionati di design con studi, laboratori e boutique che fanno tendenza in tutto il mondo.
J come Junibacken – il regno di Pippi Calzelunghe
Il mio posto del cuore a Stoccolma è senza dubbio un museo-lunapark chiamato Junibaken. Si tratta del mondo di Pippi Calzelunghe, la bambina ribelle inventata negli anni Quaranta da Astrid Lingred.
Qui i bambini possono esplorare Villa Villacolle, la casa abbandonata dove la monella vive con il cavallo Zietto e una scimmia. E giocare con lei a respingere gli assalti di ladri e poliziotti, che la vorrebbero portare Pippi in orfanotrofio.
E non c’è solo la casa di Pippi, ma le ambientazioni delle favole svedesi più amate dei bambini sono ricreate nel dettaglio tra draghi viola, laboratori di pasticceria e di falegnameria, passaggi segreti, nascondigli e travestimenti.
Un trenino “volante” permette poi di passare di racconto in racconto vivendo le diverse avventure in prima persona. Spettacoli teatrali, laboratori e la libreria per bambini più grande della Svezia contribuiscono poi a rendere questo posto davvero speciale.
Un universo colorato per grandi e piccini.
L come low cost
La moneta locale, la corona svedese, non aiuta a fare affari a Stoccolma. Per esempio una corsa in metropolitana costa l’equivalente di 3 euro e 50, una bottiglietta d’acqua al bar 1 e 90, un caffè 2 e 30 e una notte in hotel in media 90 euro.
Noi, per limitare la spesa, abbiamo scelto di dormire in ostello con una camera privata e abbiamo evitato i ristoranti, scegliendo lo street food.
I banchi per strada offrono ogni tipo di leccornia, dolce e salata, dai panini con la carne a quelli con l’aringa, dai banchetti etnici a quelli di quasi “lusso”. Una sera abbiamo mangiato un sandwich con l’astice, ci è costato dieci euro ma era squisito.
Gli svedesi amano mangiare nei mercati coperti come Östermalmstorg o nelle feste che trasformano il centro cittadino in un grande ristorante all’aria aperta.
M come musei
![museo-vasa-stoccolma](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2019/02/museo-vasa-stoccolma.jpg)
A Stoccolma abbiamo visitato solo due musei, Junibacken, il regno di Pippi Calzelunghe (vedi alla lettera J) e Skansen, la Svezia in miniatura, (alla lettera S), entrambi interessanti e particolarissimi.
Eppure ce n’è uno che mi è rimasto come sogno nel cassetto, Fotografiska, uno dei museo di fotografia più importanti d’Europa con esposizioni temporanee sempre nuove.
Altri musei divertenti devono essere quello degli Abba, dedicato ai musicisti svedesi più famosi di tutti i tempi, e il Vasa Museet, con un veliero del Seicento affondato al suo primo viaggio e recuperato dopo tre secoli sotto il mare.
Ci sono poi attrazioni più classiche come il museo del Nobel (vedi alla lettera N), che viene assegnato nella città a partire dal 1091, il Palazzo reale Stockholms slott e il museo di belle arti Nationalmuseum.
N come Nobel
La consegna dei premi Nobel alle persone che hanno apportato i massimi benefici all’umanità con il loro lavoro nelle scienze e nella letteratura, è uno dei momenti clou del calendario di Stoccolma. Il premio per la pace viene, invece, assegnato a Oslo.

La cerimonia avviene il 10 dicembre di ogni anno, nella Sala dei concerti, nell’anniversario della morte di Alfred Nobel, l’inventore della dinamite. Nobel avrebbe istituito questo premio per essere ricordato come filantropo e non come “mercante di morte”. Così, infatti, sarebbe stato descritto dalla stampa francese, dopo un incidente costato la vita a suo fratello.
Nel 2018 c’è stato, un grande scandalo. Il premio Nobel per la letteratura non è stato assegnato a seguito delle accuse di molestie a un membro della giuria dell’Accademia di Svezia sull’ambito del movimento Me Too.
Per scoprire tutto sui premi Nobel è possibile visitare il museo a loro dedicato.
O come ostelli
Noi abbiamo scelto di dormire in un piccolo ostello per visitare Stoccolma. Ce ne sono tantissimi, anche di design e di tendenza (vedi a H come hotel). Gli ostelli vengono sempre più spesso scelti, anche da viaggiatori non così giovani, per i costi inferiori alle camere di hotel. Ma anche per godere degli spazi condivisi come cucine o aree relax e avere esperienze di viaggio fuori dai circoli più battuti.
P come polpette
Il piatto nazionale svedese sono le polpette rese celebri dall’Ikea, i kottbullar. Piccole come una noce, tonde, sono servite con una densa salsa alla panna, puré di patate e marmellata di mirtilli, che dà al piatto una note dolce ed esotica anche a una domenica di delirio tra poltrone Poang e scaffali Kallax.
A maggio 2018, un tweet dell’account ufficiale della Svezia ha seminato lo sconcerto nel Paese riconoscendo che “le polpette svedesi sono in realtà basate su una ricetta che Re Carlo XII ha importato dalla Turchia all’inizio del diciottesimo secolo”.
La notizia è stata ripresa dai giornali di tutto il mondo, forse una vendetta collettiva per le giornate con la schiena rotta e una brugola in mano a montare qualche mobile Ikea.
Q come quanti giorni?
Bastano pochi giorni di vacanza per avere un primo assaggio di Stoccolma. La nostra visita è durata tre giorni e al ritmo lento (molto lento) dei viaggi con bambini ci ha consentito di vedere:
- Primo giorno – il centro della città, Gamla stan e il palazzo reale.
- Secondo giorno – il lungo mare e l’isola-parco di Djurgården con più di
mezza giornata dedicata a Skansen, la Svezia in miniatura. - Terzo giorno – una gita nell’arcipelago di Stoccolma, con un battello a
vapore fino all’isola di Vaxholm e qualche ora in spiaggia a prendere il sole.
R come re
La Svezia è una monarchia e re Carlo XVI Gustavo e la sua famiglia hanno ancora come residenza ufficiale il Kungliga Slottet, un palazzo barocco nel centro della città. Gli appassionati di storia (o di principi e principesse) possono visitare alcune delle 600 stanze della reggia o assistere, se sono fortunati, al cambio della guardia o ai festeggiamenti per il re, che si tengono il 30 aprile in occasione del suo compleanno.
La cerimonia del cambio della guardia avviene solo in estate, dal 23 aprile al 31 agosto, e parte dal museo dell’esercito alle 11.45 nei giorni feriali e alle 12.45 in quelli festivi.
E per chi volesse ancora più castelli, poco fuori Stoccolma, la famiglia reale più accontentarli con Drottningholm, dove effettivamente vive. I giardini di questo palazzo, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, sono una delle mete preferite degli svedesi per i picnic. C’è poi, in un’isola poco lontana, il palazzo di Solliden, in stile italiano.
S come Skansen
Difficilmente c’è qualcosa di più svedese di Skansen, il museo all’aria aperta che ricrea la vita tradizionale in Svezia in una specie di vivace utopia. Ci sono le fattorie con gli animali, i laboratori artigiani, le scuole, una rappresentazione di come è cambiata l’esistenza quotidiana delle persone e il rapporto con la natura nel paese nel corso dei secoli.
Gli abitanti di Stoccolma sono così legati a questo posto che festeggiano qui ogni tipo di ricorrenza. Sono famosi i mercatini di Natale di Skansen ed è spesso scelto anche per i matrimoni. C’è poi una giornata speciale, all’inizio dell’estate, in cui il museo diventa una sorta di Las Vegas: chiunque si presenti in coppia entro le 3 di pomeriggio può sposarsi.
Lo chiamano il drop-in wedding: basta portare carta d’identità e un nulla osta e si viene uniti in matrimonio con una cerimonia, che può essere civile o religiosa, ma non dura più di dieci minuti. Direttamente sul posto si trovano fotografi, truccatori, deejay e sale dove festeggiare con i propri ospiti. Nel 2019 sarà il 15 giugno.
T come trasporti
Stoccolma è una città collegata molto bene. Quando abbiamo detto ai nostri amici che avevamo aspettato un autobus per sette minuti, si sono stupiti che nessuno avesse chiamato l’azienda dei trasporti per protestare. A noi che viviamo a Roma ci stava prendendo un colpo. Poi, la metropolitana, o meglio tunnelbana, è uno spettacolo, con fermate tutte colorate.
U come underground
Le fermate della metropolitana di Stoccolma espongono le opere di quasi 150 artisti a partire dagli anni Cinquanta e possono essere visitate come una sorta di galleria d’arte sotterranea lunga 110 chilometri. In estate è possibile esplorarla anche con visite guidate, al costo di una corsa semplice (circa 3 euro e 50).
V come vichinghi
Nonostante l’aria pacifica e accogliente, Stoccolma è una città vichinga ed è possibile cercare le tracce di questo famigerato popolo di navigatori, guerrieri e (in particolare in Svezia) furbi commercianti nella città moderna.
Un primo assaggio di vita vichinga è offerto infatti dal museo Historiska, che ricostruisce l’era dei primi abitanti di Stoccolma con reperti e istallazioni multimediali, rievocazioni di scorribande e battaglie.
Poco fuori Stoccolma, poi è possibile visitare l’antica città vichinga di Birka, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e un’escursione campagna appena fuori dalla capitale consente di ammirare le misteriose rune.

Z come zoo
Io non amo gli zoo, ma devo dire che quello di Stoccolma, all’interno di Skansen, mi ha sorpreso. A giugno, infatti, molti animali avevano i cuccioli appena nati ed erano uno spettacolo da guardare. In particolare, mi ha conquistato mamma orsa che insegnava al suo piccolo ad arrampicarsi sugli alberi.
Mi sono piaciuti anche altri animali che vivono nel Nord Europa, come le renne, che non avevo mai visto dal vivo e sembravano abbastanza a loro in quella sistemazione.
ComeCalamity.it è un blog di viaggi e avventure con bambini. Racconti, trucchi low cost, destinazioni e consigli per le vacanze con i bambini, e non solo. Tutto quello che ho scoperto in giro per tre continenti, prima che Piccolè compisse 3 anni. Perché viaggiare è un vizio che si impara da piccoli.
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