Analizziamo insieme un nuovo capitolo della Carta dei Diritti del Passeggero, incentrato sul tema della sicurezza.
Numerose sono le regole, basate sugli Allegati Tecnici della Convenzione di Chicago relativa all’aviazione civile internazionale, che devono essere applicate per il controllo delle compagnie aeree e delle loro aero vetture.
Il rispetto di tali standard deve essere garantito dallo Stato a cui la compagnia appartiene, perciò i paesi sorvolati da collegamenti aerei internazionali accettano le certificazioni di navigabilità e di idoneità degli operatori aerei di Paesi esteri senza obbligo di ulteriori accertamenti.
Tuttavia, la stessa Convenzione di Chicago permette di effettuare ispezioni su aeromobili esterni quando essi sono in transito negli aeroporti del proprio paese.
Per quanto riguarda le compagnie aeree nazionali, il sistema di sorveglianza adottato è assolutamente in linea con gli standard stabiliti dall’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile e coerenti con le altre normative europee in materia.
L’autorità standardizzata per il riconoscimento europeo delle certificazioni degli aeromobili e delle imprese aeronautiche è rappresentata dall’Enac, che quindi ha il compito sorvegliare le vetture delle compagnie nazionali e rilasciare (e rinnovare) il Certificato di Navigabilità, che ne assicura l’idoneità a volare in condizioni di sicurezza.
Per ottenere tale certificato vengono prima fatte ispezioni sia a terra che in volo, ed il programma di manutenzione viene rinnovato periodicamente per garantirne sempre l’efficacia; se le compagnie aeree prendono in locazione vetture straniere senza equipaggio, lo Stato di registrazione delega ai controlli direttamente l’Enac, mentre se c’è anche l’equipaggio gli viene rilasciata autorizzazione al volo solo se i requisiti richiesti nel paese di provenienza sono equivalenti a quelli italiani.
La manutenzione degli aeromobili, invece, dev’essere effettuata obbligatoriamente da imprese certificate secondo le normative europee.
![Controlli di sicurezza dell'aeromobile](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2015/03/controlli.png)
Il certificato di operatore aereo
Questo certificato attesta che l’operatore aereo ha sia la capacità professionale che l’organizzazione adatta ad assicurare di poter svolgere il servizio in totale sicurezza.
Viene rilasciato dall’Autorità Aeronautica dello stato in cui la compagnia ha la propria sede legale, e questo vale anche nel caso di leasing.
Quali sono le aree da controllare per avere questo certificato?
- Manutenzione
- Equipaggio
- Security
- Procedure operative
- Prestazioni
- Equipaggiamenti
- Operazioni in bassa visibilità
- Pesi e bilanciamento
Per poter effettuare l’attività di trasporto, la compagnia aerea ha bisogno della Licenza di esercizio rilasciata dall’Enac, che consente appunto il trasporto aereo remunerato di passeggeri, posta e/o merci secondo le modalità indicate.
I requisiti stabiliti dal Regolamento CE 1008/2008 sono di tipo tecnico-operativo e giuridico-economico-finanziario.
Programma SAFA
Ogni stato può fare ispezioni sugli aerei stranieri che sostano presso gli scali nazionali: si tratta di verifiche obbligatorie previste in tutti i paesi dell’UE, condotte secondo le procedure previste dal Programma SAFA facendo controlli di rampa i cui dati vengono poi condivisi in una banca dati europea.
È grazie a queste informazioni che poi possono essere redatte le Black List, cioè l’elenco delle compagnie aeree sottoposte a restrizioni nello spazio aereo comunitario; grazie all’aggiornamento periodico effettuato sulla base delle nuove ispezioni in questo modo si può garantire ai passeggeri un alto livello di sicurezza in volo.
Le ispezioni di rampa non sono gli unici controlli; l’Enac realizza anche ispezioni documentali a bordo per verificare il possesso delle certificazioni ed abilitazioni dell’aeromobile, dell’operatore e del suo equipaggio.