Eccoci arrivati all’ultimo tratto di costa ligure, quello che riguarda il Golfo dei Poeti.
Ci siamo lasciati con il Ponente Ligure, oggi ti parlo del Golfo dei Poeti e delle Cinque Terre.
Cerchero’ di darti qualche dritta veloce che vada un po’ fuori dalla visita delle super conosciute 5 terre.
- Prima cosa da ricordare, se è possibile, cerca di evitare di visitare questa zona in estate, è troppo sovraffollata.
- Prima di arrivare alle 5 terre , ci sono alcune soste d’obbligo se si è in macchina: Brugnato (Borgo d’Italia) e Podenzana per mangiare i panigacci.
L’impasto dei panigacci si prepara amalgamando la farina di grano con sale e acqua, fino a ottenere un impasto denso, che viene messo in testi di terracotta, impilati gli uni sugli altri e fatti arroventare.
Si consuma accompagnato da salumi, formaggi, pesto, salsa di noci, nutella.
La sosta in qualsiasi ristorante merita. Io ne conosco un paio: La Gavarina d’oro e Da Gambin.
Prosegui poi per Portovenere. Questo pittoresco borgo di pescatori è incredibilmente poetico, Lord Byron qui si fermò.
Sia Portovenere che le 5 terre sarebbe preferibile raggiungerli in battello.
A Portovenere c’è difficoltà di parcheggio, la strada per le 5 terre è tortuosa ed apprezzata per lo più dai motociclisti, che riescono a raggiungere anche i vari santuari disseminati su ogni collina.
Sempre via mare si possono raggiungere:
- Tellaro
- S. Terenzo
- Fiascherino
- Lerici, Framura e Bonassola
- Isola di Palmaria
Sosta consigliata anche a Levanto, dove ti segnalo la profumeria Via Dante 33 di proprietà della splendida Giusy, professionista all’avanguardia che nel suo gioiello di negozio propone etichette di cosmetici e profumeria che raramente si trovano sul mercato.
Senza auto però non si riescono a raggiungere i borghetti quali Le Grazie, Montemarcello.
Nel tuo peregrinare quando trovi l’indicazione per Sarzana seguila e perditi nelle sue stradine, ricche di negozi di antiquariato, vecchie botteghe e caffè alla moda.
Ho lasciato le Cinque Terre per ultime perché tutto di loro è stato detto.
A seconda del tempo a disposizione scegli tu quali e quante visitarne. Il battello o il treno sono il modo migliore per farlo (esiste una 5 terre card valida per salire e scendere giornalmente per tutto il tragitto via treno e frequenti corse fino a tarda sera).
Io posso consigliarti di non perdere la passeggiata dell’Amore da Riomaggiore a Manarola (si paga un piccolo pedaggio) e di gustare il cocktail dell’Amore al Bar dell’Amore con tavolini a picco sul mare. Prova anche lo sciacchetrà, il vino bianco tipico di queste zone. Se dopo aver bevuto tutto, riesci a raggiungere la sosta successiva meriti un premio!
Un mio consiglio è quello di andare alla scoperta di questi borghi percorrendo i suoi sentieri (da sobrio) anche quelli più inerpicati informandosi sempre prima sull’agibilità. Ultimamente a causa delle forti piogge alcuni di questi sono stati chiusi perchè dissestati.
Monterosso è quella delle 5 con la spiaggia più lunga; fermati al pub Fast meta di tutti gli stranieri della zona.
A Vernazza un indirizzo per mangiare può essere il Gambero Rosso, proprio in piazza.
Per visitare Corniglia preparati a salire 377 scalini oppure prendi il bus che parte dalla stazione.
Dopo che avrai visitato queste meraviglie del mondo capirai solo in parte la fatica che i nostri antenati liguri hanno fatto per coltivare queste terre e per mantenere intatta la loro bellezza e forse capirai un pochino di più del detto che i liguri sono tirchi…
in realtà non e’ cosi’. Siamo parsimoniosi. Sappiamo la fatica che si fa per conquistarsi le cose.
Ti aspettiamo tra :
Ulivi arruffati
dal libeccio
che pungono la notte con aghi d’argento.
Il mare
rompe il silenzio
con voce d’abisso.
Il vagabondo della sera
Raccoglie
L’infinito
Per allargare i propri giorni.
Colline scoscese
Scivolano sul mare
Col peso di case
Aggrappate sul dorso. Case di Liguria
Linde e taciturne:
la famiglia bisbiglia
appena
i propri
affanni.
Vincenzo Cardarelli