Mio babbo ha realizzato un sogno: ha visto i fiordi. Ecco il suo racconto della Crociera Fiordi Norvegesi, le perplessità della crociera e l’incanto dei fiordi!
Il viaggio per mio babbo
Sino ad oggi, la crociera non mi aveva mai particolarmente attratto. Sapevo, da chi aveva già partecipato, di come si svolge questo tipo di vacanza: piscine, musica, intrattenimento, teatro, ballo ed attrazioni varie le puoi trovare ovunque ed a qualunque ora del giorno in un ambiente ricco di luci, specchi, poltrone ed ottoni lucenti.
Non proprio una vitaccia per chi cerca da una vacanza relax, benessere e svago. Io però ho altre ambizioni! Se proprio devo rilassarmi e/o riposarmi preferisco passeggiare qualche giorno sulle magiche Dolomiti. E magari investire le poche risorse economiche che restano nell’appagare la mia curiosità di vedere e conoscere luoghi nuovi senza far troppa distinzione sulla tipologia: la grande città come il piccolo borgo, un lago piuttosto che una piramide, tutto ciò che non ho mai visto e non conosco mi attrae.
L’occasione
Tra i luoghi più interessanti e da me desiderati ho sempre inserito i fiordi Norvegesi. Visti sino alla noia in tv, giornali e PC , avevo capito che per vivere appieno di quelle viste dovevo forzatamente arrivarci via mare. Ma ogni volta che prendevo in considerazione questa ipotesi di viaggio, il costo del preventivo saliva a livelli fuori dalla mia portata.
Alcuni mesi fa l’occasione! Un’associazione del mio paese ha pubblicato la locandina promozionale per una crociera ai fiordi con servizio completo (pullman sotto casa per il trasferimento in aeroporto, volo sino a Rostock e crociera nei fiordi). Il prezzo era accessibile alle mie tasche e non ho perso l’occasione: ho aderito subito all’iniziativa!
Crociera Fiordi Norvegesi
Siamo appena tornati dalla crociera fiordi norvegesi e le mie aspettative sono state appagate. Sono posti meravigliosi dove la natura la fa da padrone. Ovunque guardi trovi colline verdi, fiumi, cascate e laghetti.
Abbiamo fatto la prima tappa a Bergen. È stato piacevole passeggiare tra le sue caratteristiche case colorate, entrare nelle piccole botteghe, fermarsi al mercato del pesce per assaggiare la balena ed infine visitare la zona nuova con i suoi bei palazzi ed un grande e curatissimo parco che ospita una enorme vasca/laghetto.
Il giorno successivo abbiamo navigato lo Storfiorden per oltre 100 Km, sino ad arrivare ad Hellesylt. Qui abbiamo lasciato la nave ed in pullman abbiamo effettuato un’escursione verso l’interno, sino al monte Dalsnibba (1500 m. slm) dove, superati i 900 mt abbiamo trovato neve in abbondanza (a metà giugno). Siamo poi scesi a Geiranger dove la nave nel frattempo si era spostata per reimbarcarci.
Tappa successiva a Flam raggiunta navigando il Sognefiorden. Qui con la Flamsbana (un trenino vecchi stampo che si arrampica su pendenze impossibili) abbiamo raggiunto la cascata di Kjosfossen. Uno spettacolo mozzafiato per grandezza e potenza, arricchito a distanza dalle coreografie di due ragazze vestite di rosso che si muovono intorno ad un vecchio rudere al suono di una musica che si confonde con il boato dell’ acqua.
Ultima tappa sulla strada del ritorno a Copenaghen. Splendida città che riesce a combinare in un perfetto mix la storia dei suoi palazzi e giardini reali, con la modernità dello shopping nella Stroeget, il divertimento del parco Tivoli, e lo spettacolare canale Nyhavn con i suoi colori, barche e cento locali tipici.
Come è andata a finire
Pieno appagamento dei luoghi visitati, memorizzati in circa 700 scatti fotografici. Ho molto apprezzato lo stile di vita nordico, così educato e rispettoso del prossimo e dell’ambiente. Tanta invidia per i loro servizi sociali.
Ma, come speravo, le emozioni che rimarranno più a lungo con me sono quelle legate alla vista dei fiordi. In questo periodo le giornate in Norvegia sono molto lunghe e la navigazione è prevalentemente notturna. Le partenze sono intorno alle ore 18 o 19 e gli arrivi la mattina alle 08 o 09. Questo mi permetteva di passeggiare sui ponti esterni sino alle 22 o 23 per ammirare la costa del fiordo in uscita e al mattino successivo dalle 5 o 6 di starmene sul balcone della mia cabina per godere il panorama della nuova meta.
Il procedere lento della nave sul mare calmo del fiordo, lo scenario che cambia ad ogni ansa, il verde, le cascate, le cime innevate. La costa a volte vicina poche centinaia di metri, con i suoi minuscoli paesi e le sue case multicolori.
Lo scenario di sette cascate (le sette sorelle) che si gettano nel fiordo nello spazio di poche centinaia di metri. Ed infine passare sopra il tunnel che collega Svezia e Danimarca in prossimità del ponte di Oresund al cospetto di decine di torri eoliche piazzate in mezzo al mare con le loro pale in continuo movimento, che viste in lontananza appaiono come tante girelle al vento in mano a dei bambini.
Racconto scritto da Franco Campigli