Ci sono luoghi al mondo che devono la loro fama ad eventi, storie o personaggi e spesso si finisce per conoscerli solo attraverso di essi. Questo è capitato alla Transilvania che ha trovato la sua fortuna in un libro basato su un personaggio di fantasia, che sembrava rifarsi però ad un vero protagonista della storia della Romania e della sua famosa regione.
Si parte per la Transilvania solo per Dracula? Nella maggior parte dei casi no, ma è pur vero che questa bella regione, circondata dall’imponente catena montuosa dei Carpazi, la conosciamo per quella leggenda fatta di succhiatori di sangue e antichi cavalieri.
E’ così che son partita anche io, in auto da Praga con famiglia al seguito, per un lungo tour di 1730 km che mi avrebbe fatto scoprire luoghi tra leggenda e storia, e una cultura affascinante.
I miti e la storia della Transilvania che diedero vita a Dracula
Bram Stocker nel 1897 ha ripreso più di un elemento dalla mitologia e dalla storia della Transilvania per creare un mix che ancora oggi ci affascina.
Nella tradizione romena quelli che noi conosciamo come vampiri erano invece gli Strigoi: individui che avrebbero lasciato la strada della fede ortodossa per convertirsi al cristianesimo e che, una volta morti, erano condannati a svegliarsi e abbandonare la loro tomba per cercare sangue di cui nutrirsi tutte le notti.
Il famoso e fantasioso abitante della Transilvania, Dracula, nasce dall’incontro del mito degli Strigoi con un personaggio realmente vissuto e parte della storia romena: Vlad III detto l’Impalatore.
Conte di Valacchia intorno alla metà del 1400 Vlad l’Impalatore era in realtà un valoroso guerriero, ma passò ai posteri soprattutto per la ferocia con cui trattava i prigionieri che, senza nessun rimorso, venivano impalati vivi.
Come arrivare in Transilvania
Sicuramente per voi che partite dall’Italia è impensabile raggiungere la Transilvania in auto. Molto meglio approfittare dei comodi voli che ormai la collegano direttamente alle città italiane.
Si può ad esempio arrivare a Cluj Napoca, Bucarest o Timisoara con varie compagnie tra le quali la low cost Wizzair.
Se comunque non volete optare per l’aereo le alternative possono essere il treno, partendo da Venezia o Trieste, o anche il bus, magari con la compagnia Eurolines.
Come muoversi in Transilvania
Una volta arrivati in terra romena, secondo me, il modo migliore per ottimizzare i tempi è noleggiare un’auto, questo permette anche due tappe al giorno stringendo i tempi di spostamento.
Io ho trovato ottimi prezzi su Rentalcars.com, un comparatore che compara i prezzi di tutte le compagnie più famose (Hertz, Avis, etc etc) e vi trova l’auto al minor costo.
Se decidi di noleggiare la macchina non dimenticarti di acquistare la cartina stradale. Secondo me la migliore è quella della guida michelin che vedi su Amazon a questo link.
L’alternativa è utilizzare il treno che collega in modo abbastanza efficiente tutte le maggiori tappe turistiche della Transilvania.
7 giorni in Transilvania: le cose da non perdere
Se decidete di optare per l’auto considerate una cosa nel montare il vostro itinerario: le strade della Romania non aiutano di certo ad una visita veloce.
Ci sono solo alcuni tratti di autostrada (il più completo è tra Timisoara e Sibiu), per il resto vi troverete in strade che dalla campagna si tuffano in paesini, oppure che si perdono tra montagne e luoghi dimenticati da qualsiasi navigatore o mappa.
Essendo le autostrade a tratti, e non essendoci tornelli per il pagamento, ricordate di comprare la Vignette autostradale prima dell’inizio del tour.
Sibiu
Essendo collegata all’unico tratto di autostrada è quasi sempre il punto di partenza o arrivo di ogni itinerario.
In realtà, oltre l’aspetto pratico, Sibiu è un centro affascinante in cui la parte storica è divisa in parte alta (Oral de Sus) e la parte bassa (Oral de Jos).
Le tre piazze principali si trovano nella parte alta e la più spettacolare è senza dubbio Piata Mare (la piazza grande) con la Torre del Consiglio e il palazzo Brukenthal, ma soprattutto con i famosi tetti con gli occhi. Sì questa è una particolarità tutta di Sibiu: la forma delle finestre al tetto che sembrano una serie di piccoli occhietti che ti guardano.
Per arrivare alla parte bassa vi consiglio di passare per Pasajul Scarilor (il passaggio di scale). Si tratta di una strada piuttosto pittoresca… anche se con i passeggini un po’ difficoltosa.
Sighisoara
Tutte le guide vi consiglieranno Sighisoara perché città natale di Dracula. Ma se la visita alla casa di Dracula ormai affiancata da ristorante tematico estremamente turistico è poco interessante, il centro storico di Sighisoara è decisamente più gradevole.
Questo centro può essere visitato in poche ore passando da Brasov a Sibiu, o viceversa, e non rubando quindi molto tempo al vostro itinerario in auto in Transilvania.
Quello che vi aspetta sono i resti di una vecchia cittadella fortificata in cui parte delle mura difensive ancora resistono e mantengono in piedi 9 delle 14 torri originarie di cui la più bella è senza dubbio la Torre dell’Orologio.
Brasov
Essere vicina al “castello di Dracula” ha reso Brasov una tappa immancabile in un tour della Transilvania.
Il centro storico, se non ci si ferma nei musei, vi impiegherà poco tempo.
Il monumento più importante è la famosa Chiesa Nera… nome stranamente non dovuto a storie di fantasmi e vampiri, ma semplicemente al suo colore scuro derivante da un incendio.
E’ invece molto carino salire sul monte Tampa in cabinovia godendosi la città dall’alto da dietro l’hollywoodiana
scritta “BRASOV” che la domina, e magari regalarsi un paio di ore di trekking in discesa.
Castello di Bran… il Castello di Dracula
E’ uno dei motivi per cui si arriva in Transilvania e, purtroppo, ormai, piuttosto bistrattato.
Il castello, che in realtà non è mai appartenuto al Conte Vlad (il suo castello sembra essere invece il Castello di Poienari purtroppo ormai rudere), viene spesso sconsigliato, ma a guardarlo bene è una struttura con il suo fascino.
Sicuramente le bancarelle che invadono il percorso per arrivare alla sua porta cancellano un po’ della magia, ma la dimora storica abbarbicata su un imponente costone di roccia fa pensare che potrebbe sicuramente essere al centro della sanguinaria storia di Stocker.
Il cortile interno ed i balconi che si affacciano verso il pozzo regalano una bella architettura del tempo e, oltre il mito di Dracula, anche un po’ di storia di Romania.
Importante fortezza nel cuore della guerra tra Valacchia e Transilvania venne ricostruito più volte e… probabilmente, meriterebbe un po’ più di rispetto da parte dei suoi visitatori.
Castello di Peles
A meno di un’ora dal Castello di Bran si trova il suo antagonista turistico, il Castello di Peles. Una stupenda costruzione che sicuramente merita la nomina di uno dei castelli più belli della Transilvania.
Si può entrare solo con guida ed è assolutamente vietato scattare foto degli interni e postarle (a pagamento si possono fare foto solo per uso privato).
Le sale interne sprigionano ricchezza da ogni cm di marmo. Le raccolte d’arte e armi sono numerose… un po’ meno affascinanti sono invece i trofei di caccia, ma anche qui è questione di opinioni.
Senza fatica si può organizzare la visita in giornata sia di questo castello che del vicino castello di Bran.
Sarmizegetusa Regia
Questa tappa dal nome impronunciabile è spesso dimenticata sui consigli di viaggio in Transilvania nonostante la grande importanza storica.
Sarmizegetusa Regia fu la capitale della Dacia, prima dell’epoca romana, e oggi si possono ammirare interessanti resti e fare una bella camminata nella natura.
Arrivare significa passare per zone di campagna con il timore di essersi persi, ma Google non sbaglia mai e porta comunque a destinazione cioè al parcheggio che si trova a circa un km dall’insediamento (l’ho percorso con un bambino di 3 anni e una neonata al collo quindi è fattibile per tutti).
Il biglietto d’ingresso è di 10 lei e per l’audioguida vi verranno chiesti altri 8 lei, ma vi consiglio di prenderla per capire qualcosa della storia del posto.
Hunedoara
Hunedoara non è una città dove un viaggiatore si fermerebbe se non fosse per il fantastico Castello Corvino.
Esternamente la costruzione è perfettamente integra, con tanto di fossato e ponte. Può essere visitato liberamente con il solo ticket d’ingresso, ma anche qui vi consiglio l’audioguida… in un improbabile italiano comunque comprensibile.
In una mattinata la visita è conclusa e vi suggerisco di proseguire subito per Sibiu o Timisoara senza perdere più di una notte in questa città.
Timisoara
C’è la possibilità che arriviate a Timisoara con il vostro volo, o che da qui ripartiate, quindi perché non approfittare per dare un’occhiata a quella che è la terza città per grandezza e importanza in Romania?
Ho evitato le città più grandi perché mi attraevano i piccoli centri più “veri”, ma Timisoara ha il pregio di essere una “città non città”.
Il suo centro storico è di nuovo raccolto in un fazzoletto tra Piața Operei e Piața Unirii e tra queste due piazze si incrociano una serie di stradine, vicoli e piazzette pullulanti di ristoranti e negozi tipici da guardare uno per uno.
Timisoara è ancora una città low cost… chissà ancora per quanto, quindi è l’ideale anche per chi vuole solo organizzare un weekend a basso budget.
Vale la pena organizzare un tour in auto in Transilvania?
So che in molti pensate alle vacanze come un momento rilassante da trascorrere senza stress, ma oltre le vacanze ci sono anche i viaggi… quelli che ti fanno staccare la spina gettandoti in nuove realtà, immergendoti in nuove culture, e dandoti un assaggio di vita fuori dalle tue aree di comfort. Non si deve arrivare in capo al mondo per viaggiare e non si deve essere giovani e single.
Chi dentro di sé è un viaggiatore apprezzerà la Transilvania e i suoi angoli veri e poco turistici come anche quelli più conosciuti e le sue mitologie. Le apprezzerà da solo o con famiglia, in coppia o con bambini. Basta avere solo un po’ di voglia di aprirsi al mondo.
Chi sono
Sono Agnese mamma expat, viaggiatrice e travel blogger. Viaggi Zaino in Spalla è la creatura che ha visto trasformarmi da viaggiatrice solitaria in viaggiatrice con “folla” al seguito.
Promuovo il viaggio fai da te, l’on the road, il contatto con la natura e i viaggi eco-sostenibili.
Adoro tradurre il mondo in parole ed emozioni per avvicinarlo a chiunque debba ancora trovare il suo spirito viaggiatore.
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