E’ stato presentato il mese scorso il nuovo progetto del MIBACT e di Ferrovie dello Stato: un’occasione per promuovere il territorio in modo sostenibile.
La necessità di sviluppare un turismo sostenibile, capace di mantenersi vitale in un’area turistica per un tempo illimitato senza però avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla comunità coinvolti, è sempre più forte: non si tratta più soltanto di soddisfare le esigenze immediate del turista: bisogna farlo gestendo tutte le risorse in modo tale da preservarne l’integrità culturale e la diversità dell’ecosistema, migliorando così anche le prospettive future.
Proprio partendo da queste riflessioni è nata la collaborazione tra il MIBACT e Ferrovie dello Stato, che poco più di un mese fa hanno presentato alla stampa un nuovo progetto per la valorizzazione e la promozione di una parte del nostro patrimonio culturale custodito nelle zone di provincia, che solitamente viene lasciato da parte dai turisti perché non si trova lungo i percorsi più battuti.
Come fare? L’idea è semplice ma di grande effetto: scoprire il territorio, con i suoi splendidi paesaggi naturali ed i piccoli ma ricchi borghi, testimonianza di antiche storie e delle tradizioni più autentiche e radicate, viaggiando su treni d’altri tempi: carrozze in legno del secolo scorso, locomotive a motore e le affascinanti “littorine”, convoglio di straordinaria modernità ed eleganza nell’Italia degli anni ’30.
Si possono così recuperare linee e binari ferroviari ormai in disuso e, invece di dismetterle, trasformarle in un volano economico per la crescita del Paese e soprattutto in uno strumento di tutela del paesaggio e di promozione di un turismo non di massa, capace di immergersi nell’autenticità della natura e dei piccoli borghi che impreziosiscono il nostro Paese.
E poi, laddove non arrivano i treni, per raggiungere le inusuali destinazioni si può anche continuare a piedi, o in bicicletta.
L’iniziativa è stata presentata, non a caso, a bordo di uno storico treno con carrozze degli anni ‘20, che per l’occasione ha percorso il tracciato di un’antica ferrovia che da Siena ha attraversato tutta la splendida Val D’Orcia, con piccola sosta a Montalcino.
A bordo, con la partecipazione anche del Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, sono stati presentati i quattro diversi itinerari studiati: oltre all’inaugurale viaggio attraverso i meravigliosi paesaggi della Val D’Orcia e delle Crete Senesi, infatti, esistono altre tre opzioni: La “Ferrovia del Lago” in Lombardia, che da Palazzolo sull’Oglio arriva fino alle rive del Lago d’Iseo; la “Ferrovia del Parco” in Abruzzo, la seconda linea ferroviaria più alta in Italia, che sale fino a Roccaraso e i boschi della Majella e infine la “Ferrovia della Valle dei Templi” in Sicilia, un percorso affascinante tra Agrigento Bassa e Porto Empedocle, passando tra i Templi della Magna Grecia, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Questo è il progetto di Binari senza tempo.
Lontano dalle classiche mete turistiche prese d’assalto dalla folla, esistono dei luoghi che sanno stupire ed hanno tante storie da raccontare; non c’è nulla di meglio, quindi, di un viaggio lento attraverso questi territori, che per essere conosciuti e goduti nella loro autenticità richiedono tempo e voglia di assaporare ogni particolare.
Se poi il tutto avviene a bordo di mezzi storici, c’è da scommettere che l’effetto finale sarà decisamente sorprendente!
Per maggiori informazioni visita la pagina ufficiale: Binari senza tempo.