Qualche informazione sull’Isola d’Elba e alcuni consigli per chi vi arriva in barca.
L’isola d’Elba è collocata in un punto strategico sulle rotte di navigazione nazionali ed internazionali.
Situata nell’alto Tirreno, è presto divenuta una località leader nella diportistica italiana, tra la Corsica e la costa tirrenica, rimanendo in una posizione intermedia rispetto alla Sardegna, al centro dell’Arcipelago Toscano.
L’isola è divenuta così, con il passare degli anni, un punto di riferimento e di interesse per la popolazione turistica itinerante.
![Naregno - Isola d'Elba Naregno - Isola d'Elba](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2011/10/Naregno-Isola-dElba.jpg)
8 sono i comuni, ognuno con caratteristiche diverse in cui si ha la possibilità di ammirare oltre alle bellissime spiagge e calette, la natura mediterranea.
Grazie ai diversi paesaggi che la morfologia territoriale regala all’isola, diviene interessante partecipare a panoramiche gite e passeggiate, percorsi adatti al trekking tra le vie del granito e le aree minerarie con i loro cantieri e cave dismesse che trasmettono ancora una forte presenza di quella che era una delle prime attività economiche dell’Elba.
In questo senso, è una delle più importanti e famose località mineralogiche e storico-minerarie della Terra e come tale inserita nel “World Heritage Provisional List of Geological Sites” dell’UNESCO.
![La vista su Populonia e l'Elba dal Romitorio La vista su Populonia e l'Elba dal Romitorio](https://www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2012/01/La-vista-su-Populonia-e-lElba-dal-Romitorio.jpg)
Da più di 4.000 anni generazioni di minatori hanno scavato alla ricerca prima del rame e poi del ferro.
L’ematite micacea elbana con i caratteristici cristalli a roselle non manca in nessun museo mineralogico.
Per i più appassionati è bene segnalare il parco minerario e mineralogico che comprende i comuni minerari di Rio nell’Elba e Rio Marina e Capoliveri.
Quest’ultimo, così come lo sono gli altri, è una miniera a cielo aperto che inizia subito a ridosso delle case del paese e si estende a Nord sino al Monte Giove.
Noto per i suoi splendidi cristalli di ematite, il cantiere di valle Giove fu aperto nel 1950 ed era ancora attivo al momento della chiusura delle miniere.
Rimanendo in tema di visite meritano i musei dedicati a Napoleone Bonaporte a Portoferraio:
- Villa S. Martino, adattata dall’imperatore a residenza estiva e situata a circa 6 Km. dal centro fra vigneti e boschi, su due piani e decorata dagli affreschi commissionati dal sovrano a Pietro Ravelli
- Villa dei Molini, residenza ufficiale del sovrano e della sua corte, in pieno centro storico.
Non mancano quindi le attrattive e le occasioni per rilassarsi ma di certo le spiagge sono le protagoniste di questa perla del Tirreno.
Se ne trovano per tutti i gusti e di tutti i tipi.
Bianche in sabbia e attrezzate per i bagnanti come nel caso delle spiagge di Marina di Campo, Lacona, Biodola e quella di Procchio, oppure di ghiaia, come quelle del versante di Portoferraio, o le meravigliose baie di Cavoli e Fetovaia, ad ovest dell’isola e, infine, quelle meno accessibili via terra ma magari con una piccola imbarcazione, le più selvagge e nascoste, sul versante est, dove si trova anche la famosa costa dei gabbiani.
L’Elba in barca a vela
La balneazione è consentita entro i 200 metri dalla battigia.
Tale limite è segnalato da gavitelli rossi o da un cartello “Attenzione limite acque interdette alla navigazione non segnalato” quando non è possibile.
Le imbarcazioni a vela e a motore inclusi gli acqua scooter possono accedere alla spiaggia solo attraverso i corridoi appositamente segnalati oppure a motore spento o a remi.
Nel tratto frequentato dai bagnanti le tavole a vela devono essere condotte a mano.
È vietato fare il bagno nei porti dove transitano e sostano navi, all’interno dei corridoi riservati alle imbarcazioni da diporto, alle foci dei fiumi e davanti a prese industriali d’acqua.
È vietato esercitare la pesca subacquea con un’arma carica entro 500 metri dalle spiagge frequentate dai bagnanti.
Tutte le imbarcazioni devono possedere le dotazioni di salvataggio secondo il tipo di navigazione.