Il deserto e le oasi sono le mete egiziane invernali preferite.
Lo pensi anche tu?
L’inizio della stagione invernale conferma come ogni anno il Deserto e le Oasi al primo posto delle mete più interessanti dell’Egitto.
Nonostante le giornate siano più corte, il clima mite favorisce le escursioni durante il giorno e le passeggiate nei villaggi la sera.
L’Oasi di Siwa e l’Oasi di Baherya sono le Oasi più conosciute e le più raggiungibili dal Cairo.

Oltre alla rigogliosa vegetazione composta principalmente da palmizi e resa particolare dal Deserto circostante, le Oasi offrono patrimoni archeologici di grande importanza.
L’Oasi di Baherya, fino pochi anni fa completamente sconosciuta, e’ ora tra le mete principali dei Safari per la sua vasta collezione di Mummie recentemente scoperte.
Parliamo della Necropoli delle Mummie d’Oro composta da circa 1000 mummie visibili al Museo cittadino.

L’Oasi di Siwa invece offre, oltre I Templi di Amon e la Cittadella di Shali su cui sorge il Villaggio, circa 1000 sorgenti dalle acque salutari dove immergersi per rilassarsi e trarre benefici.

Da entrambe le Oasi si raggiunge il Deserto, quello Bianco e quello Nero.
Il Deserto Nero e’ chiamato cosi’ in quanto il colore nero sovrasta questa zona desertica grazie a ferro manganese basalto e quartzite, materiali che denotano un’antica attività vulcanica della zona.
Il Deserto Nero offre sorgenti di acque termali calde nella famosa Valle di Haize.

Il Deserto Bianco invece regala un’atmosfera spaziale ai visitatori.
Le rocce di calcare originariamente bianche, a causa del vento e dei fenomeni atmosferici naturali hanno forme affascinati e misteriose.

Gelati, piramidi e sfingi, animali e piante fanno da sfondo surreale a questo Deserto che ogni anno ospita nei campi tendati visitatori provenienti da tutto il mondo.


I pernottamenti nelle Oasi variano a seconda della località, ma vanno per la maggiore gli Ecolodge e gli alberghi a gestione famigliare.
Indimenticabile ed irresistibile il pernottamento nei Campi Tendati nel Deserto bianco in sacchi a pelo e coperte di cammello, a puro contatto con la natura e la vera vita beduina.