Il viaggio in Provenza nei primi giorni di ottobre non è la scelta migliore. Si perde la visione di quella che è la caratteristica principale di questa regione: le grandi distese di lavanda che in estate inebriano di colori e profumi l’aria che le circonda. Provenza è sinonimo di lavanda. Qui tutto ricorda questa essenza: dai numerosi negozi di saponi e profumi, ai dépliant degli itinerari turistici, dagli impieghi più impensati di questa pianta aromatica sino al colore lilla di porte e finestre ovunque.
Decidiamo comunque di approfittare del perdurare del bel tempo per visitare questa zona della Francia meridionale tanto rinomata a livello turistico. Come di consueto prima di ogni viaggio, ci documentiamo su quello che ci apprestiamo a visitare ed alla fine decidiamo di tralasciare tutta la parte costiera (turisticamente più conosciuta e sfruttata) per dedicarci maggiormente alle zone interne andando alla scoperta di ambienti naturalistici e paesi meno frequentati.
Viaggio in Provenza – le tappe
Grasse & Castellane
Superato il confine di Mentone, facciamo la prima tappa del nostro viaggio in Provenza a Grasse, la città dei profumi. Ad ogni angolo negozi e fabbriche di profumi. In certi ambienti l’aria è così impregnata di essenze da far venire il mal di testa. La cittadina è carina ma dopo tre ore siamo di nuovo in viaggio verso Castellane. Questo paese non offre granché ma lo abbiamo scelto come base per visitare la zona a nord, verso il parco del Mercantour e ad ovest il parco del Verdon. Della prima escursione da segnalare sicuramente il lago di Castillon, la cittadina medievale di Colmars e la passeggiata sino alla cascata del Lance.
Nella regione del Verdon invece non possiamo fare a meno del Tour delle Gorges, un percorso stradale di montagna con soste e passeggiate che si affacciano su gole e strapiombi da spettacolo; meritevole la discesa a valle per attraversare il ponte sul lago di Stè-Croix. Percorrendo il tour in senso antiorario l’ ultima tappa sarà il ponte de L’Artuby che con i suoi 182 mt. è il più alto d’Europa.
Avignone (Gordes & Village de Bories)
Tappa di trasferimento verso Avignone percorrendo la regione del Luberon con i suoi caratteristici speroni rocciosi che costeggiano la strada statale e tappe intermedie a Gordes , spettacolare città medievale a chiara vocazione turistica ed il vicino Village de Bories, antico villaggio del primo ‘800, e restaurato 50 anni fa, costruito con pietre a secco (come i nostri trulli; questo tipologia costruttiva si trova in diversi paesi europei ed in Francia prendono il nome di Bories).
Avignone è fantastica, racchiusa nell’ampia cinta muraria è bella ed elegante con i suoi palazzi storici e le giostre antiche, allegra e colorata con le file interminabili di tavoli e sedie all’aperto in piazza dell’ orologio. Il Palazzo dei Papi ed il Ponte Romano sul Rodano sono due chicche da visitare assolutamente. Se avanza tempo, una gita in battello al tramonto potrebbe essere la chiusura ideale della giornata.
Da Avignone sono facilmente raggiungibili : “Il Pont du Gard” originale ponte ad arcate su tre livelli sovrapposti, la città di Nimes con la sua splendida arena romana e la città di Arles, meno vocata turisticamente ma ugualmente accogliente.
Aix en Provence
Ultima tappa del nostro viaggio in Provenza ad Aix en Provence. Città bella e vivace, ricca di palazzi e piazze che ne fanno la storia ma anche di bellissimi negozi e tanti giovani che qui frequentano l’università. Piacevolissimo passeggiare per le sue strade o fermarsi seduto su una panchina circondato da tanta gente e da un brusio che rallegra ma non disturba. Sulla strada che ci riporta in Italia alla nostra destra sfilano le città di Marsiglia, Cannes e Nizza con tutta la Costa azzurra; sicuramente meritano una visita ma il nostro obbiettivo a questo giro era un altro. Torneremo.
Considerazioni conclusive
Viaggio in Provenza bello e consigliabile. La Francia è cara, ovunque, e la Provenza non sfugge alla regola. Per gli alberghi, i prezzi italiani dei tre stelle, lì vengono applicati ai due stelle, ma con un po’ di accortezza e fortuna ne possiamo uscire bene. A noi male non è andata anche se negli alberghi dove abbiamo pernottato abbiamo avuto un servizio inversamente proporzionale alla spesa (male a Castellane, buono ad Aix).
Neanche la ristorazione è economica. Se vuoi sederti al ristorante devi essere pronto a spendere, altrimenti soliti pranzi volanti. Ricordarti di chiedere sempre “eau dans la carafe” perché in Francia la minerale vale oro.
Le cose positive: ovunque vai trovi un bagno pubblico ben tenuto a costo zero (o quasi). Le strade che sulla carta sono segnate come secondarie sono migliori delle nostre statali. Ottima funzionalità con prezzi modici dei mezzi pubblici ed il top ad Avignone: fuori dalle mura, oltre il Rodano, enormi parcheggi “gratuiti” con servizio bus-navetta “gratuito” verso il centro ogni 15 minuti. Confrontato con quello che costano i parcheggi nelle località turistiche in Italia non è poco.