Grand Tour in Campania: abbiamo provato il percorso Storie Sepolte e te lo raccontiamo!
La Scabec S.p.A., Società Campana per i Beni Culturali, ha organizzato un press tour, per promuovere le nuove iniziative turistiche della Regione.
Obiettivo del progetto è quello di far conoscere i beni artistici, culturali e naturalistici del territorio campano attraverso una rivisitazione moderna del Grand Tour, il viaggio di istruzione dei giovani dell’aristocrazia europea del XVIII e XIX secolo.
I siti visitabili all’interno del programma Grand Tour Campania sono oltre 200, inseriti in ben 9 itinerari tra i quali compaiono il Vesuvio, Pompei ed Ercolano, la Reggia di Caserta, Ravello …
In particolare il circuito “Storie Sepolte” proposto da Campania>Artecard comprende due visite notturne, il cono del Vesuvio nelle notti di luna piena e gli scavi di Ercolano.
Storie Sepolte è realizzato con la collaborazione di MIBACT, MAV (Museo Archeologico Virtuale di Ercolano), l’Ente Parco del Vesuvio e la Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia e con il supporto del Comune di Ercolano, del Consorzio Costa del Vesuvio e di Herculaneum Opportunities.
Ed è proprio dagli scavi di Ercolano, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 1997, che è iniziata la mia esperienza del Grand Tour.
“Crederanno le generazioni a venire […] che sotto i loro piedi sono città e popolazioni, e che le campagne degli avi s’inabissarono?” (Stazio Silvarum Liber III)
La visita agli scavi è stata preceduta dai saluti delle autorità, il Sindaco di Ercolano, l’Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania, il Soprintendente di Ercolano e Pompei, che hanno introdotto un bellissimo filmato in 3D di circa 15 minuti sulla storia dell’eruzione del Vesuvio.
È possibile assistere al video presso il MAV direttamente su uno schermo di 26 metri di lunghezza, grazie a un sistema di proiezione 3D immersivo fino a 240 gradi, progettato da SpinVector .
L’accesso agli scavi è avvenuto per mezzo di un piccolo ponte che sovrasta una rigogliosa vegetazione acquatica.
Ad accoglierci c’era la bravissima attrice Antonella Romano che ha interpretato una prostituta cieca dell’epoca, raccontando la sua educazione sentimentale, in uno struggente crescendo di passione e intensità emotiva.
Durante l’esibizione l’attrice ha aperto i cancelli dei fornici, dove riposano gli scheletri degli abitanti di Ercolano, rifugiati qui durante l’eruzione del 79 d.C. e dove trovarono la morte per shock termico. Osservarli, dopo aver conosciuto la loro storia, è stata un’esperienza davvero unica e indelebile.
La visita degli scavi è proseguita tra i resti delle numerose abitazioni, le terme, i luoghi di culto e la bellissima ara funeraria in marmo dedicata al senatore M. Nonio Balbo.
La visita in notturna è affascinante e suggestiva, grazie soprattutto alla presenza di luci soffuse che delimitano il percorso e alla possibilità di godere del sito in quasi totale silenzio.
![Villa Signorini](https//www.ilturistainformato.it/wp-content/uploads/2014/07/ART1_1-300x200.jpg)
Al termine della visita agli scavi, la cena ci è stata servita presso l’incantevole Villa Signorini, ubicata nel tratto iniziale del Miglio d’Oro, sul confine tra Portici e Ercolano.
Il Miglio d’Oro è chiamato così perché rappresenta un tratto di strada che attraversa comuni come Ercolano e Torre del Greco, dove sono situate ben 122 dimore settecentesche.
Villa Signorini, che ospita anche un hotel, fa parte del Consorzio Costa del Vesuvio, che aggrega operatori turistici per condividere la promozione del turismo e lo sviluppo del territorio.