Quello che secondo me rende speciale ogni viaggio sono gli occhi con i quali si guardano le cose, si approcciano le persone.
Certi posti sono su ogni circuito turistico perché meritano di essere visti. La differenza la fa il viaggiatore, non dico il turista, ma l’esploratore colui che ha voglia di scoprire.
Sud Marocco Express se cosi’ si vuole intitolare un percorso di 1200 km in 8 gg
Anche per questo viaggio partenza da Pisa con volo Ryan Air per Marrakesh (vedi Visitare Budapest in 3 giorni).
La visita dell’affascinante Marocco inizia da Marrakesh, una delle 5 città imperiali e capitale del Sud.
La città è a dir poco incredibile nel suo caos e nella sua bellezza architettonica.
A cominciare dalla strepitosa Piazza Jemaa el Fna, il cui nome significa Riunione dei trapassati. Enorme e da vivere soprattutto al tramonto quando si anima di persone, bancarelle, animali e altro.
Un tempo questa piazza fu luogo di esecuzioni 🙁
Ti consiglio vivamente di fermarti a mangiare in uno dei caratteristici stand. Ognuno numerato ed ognuno propone una sua specialità: dalle zuppe ai dolci, dalle lumache alle teste di pecora in umido, dal cervello fritto alle torte di piccione.
Unica nota negativa, per quanto mi riguarda, sono le scimmiette vestite come se fossero esseri umani che vengono usate per fare le foto ricordo.
Per dormire ti consiglio il Riad Dar Dalkoum nella medina. Alla mattina quando si esce dal riad ci si trova catapultati nella vita vera marocchina. Fatta di mercati, colori, odori. Un’ottima sistemazione tipica. Il riad è molto confortevole ed è gestito da una coppia di francesi gentilissimi, Muriel et Laurent.
Marrakesh merita una visita di almeno un paio di giorni.
A parte le notizie turistiche che troverai su tutte le guide, il mio consiglio è quello di addentrarti nella medina e percorrerla il più possibile alla ricerca di negozietti, prodotti artigianali (trattate sempre sul prezzo!), visi, incontri.
Questo è il modo più vero per rapportarsi con le realtà dei luoghi che si visitano.
Il terzo giorno ci dirigiamo in auto verso Ouarzazate passando per il valico Tizi n’Tichka che attraversa l’Alto Atlante a 2260 metri. Pendii ripidi e viste mozzafiato.
Sosta in un punto di ristoro quasi sul passo dove abbiamo assaggiato l’Argan.
L’Argania spinosa è un albero diffuso negli aridi paesaggi che caratterizzano il sud ovest del Marocco. Il frutto che produce è una bacca di colore verde, simile ad un oliva ma di dimensioni maggiori. Al suo interno contiene un nocciolo particolarmente duro, che a sua volta racchiude due o più mandorle da cui si estrae il famoso olio d’Argan.
Ed avete capito bene, non viene usato solo per i cosmetici, ma anche in cucina. Ne estraggono una salsa dal gusto simile alla nocciola da mangiare con del pane, tipo piadina… da urlo!!!
Proseguendo per la strada panoramica arriviamo allo ksar Ait Benhaddou che visitiamo come un posto davvero magico.
Un complesso di costruzioni in argilla e fango perfettamente conservato. I colori predominanti sono appunto il colore della terra ed il verde degli alberi che costeggiano l’uadi.
Pernottamento presso il Dar Panorama a Dades.
Proseguiamo percorrendo il classico tragitto turistico che tocca luoghi di una bellezza straordinaria, disseminati di kasbah come Boumalne du Dades che si estende sull’altopiano.
In primavera ti consiglio di partecipare alla Festa delle Rose che si tiene nelle vicinanze, nella cittadina di El Kelaa M Gouna.
Quindi la tappa successiva è il Gorge du Todra, un percorso tra gole di inestimabile bellezza che ci porta fino a Erfoud, la porta di accesso al deserto.
Da qui proseguiamo per Rissani e le Dune di Merzouga dove pernotteremo in tenda.
La cammellata al tramonto nel deserto per raggiungere il bivacco è stata suggestiva e lunghetta, circa 1 ora e mezza.
Arrivate alla tenda ci hanno subito dato i materassi per accomodarci e noi, tra uno scarafaggio e l’altro, abbiamo brindato alla notte, che speravamo stellata, con un the nel deserto… invece la notte ci ha portato gatti selvatici, caldo e pioggia.
Tutto spettacolare!!!
Come indimenticabili le figure di cammelli e touareg che si stagliavano sulle dune.
Questo è il fascino del deserto e della natura… sembra tutto uguale, ma non lo è. Ad ogni angolo, se si impara ad osservare, ci sono infinite variazioni della natura appunto: carcasse di animali, ciuffi di erbe varie e tanto altro.
Tappa successiva Valle del Draa fino a raggiungere Agdz, dove pernotteremo presso Chez Yacob situato direttamente nella Kasbah.
Suggestivo, anche se un po’ polveroso.
Rientrando verso Marrakesh via Ouarzazate ci fermiamo a visitare gli studi cinematografici della Atlas. Eravamo indecise se fermarci o meno. Alcuni li avevano sconsigliati. Invece meritano.
Moltissimi film americani e non, sono stati girati qui perché i costi di produzione sono inferiori e vengono costruite vere e proprie città nel deserto. Alcuni titoli: Il Gladiatore, Prince of Persia, La Passione di Cristo, Le colline hanno gli occhi.
Da Marrakesh proseguiamo in treno fino alla capitale Rabat, dove andiamo a trovare la famiglia del mio amico marocchino Mohamed, che ci ha accompagnate in questi 8 giorni. Se volete contattarlo è un ottimo accompagnatore/guida. Parla perfettamente italiano. Il suo numero è 0021 2644331472.
Il viaggio in treno dura 4 ore. I treni sono pulitissimi ed efficienti… peccato per il gran caldo.
Non perdete la visita alla Casbah degli Oudaia con i suoi giardini, le sue case, le viuzze blu, il minareto di Chellah, la torre Hassan.
Il grande sud è fatto… Marocco aspettami che arrivo ad esplorare il Nord!