Hai mai usato un buono vacanza? Vorresti usarlo? Non sai di cosa si tratta?
Il Turista Informato ti spiega di che cosa si tratta.
I telegiornali l’anno scorso non hanno fatto altro che parlare di buoni vacanza.
Uno dei punti del programma introdotto dal Ministro Brambilla (sottolinerei senza portafoglio) per incentivare, a suo dire, il turismo in Italia.
Vediamo assieme come si richiedono e come si utilizzano i buoni vacanza.
Cosa sono i buoni vacanza?
I buoni vacanza sono dei “titoli di pagamento immediatamente spendibili”. In pratica si tratta di denaro che il richiedente riceve sotto forma di buoni del valore singolo di € 20. Possono essere spesi per diversi viaggi oppure per un’unica vacanza.
Servono ad acquistare servizi turistici presso le aziende convenzionate, presenti nella Guida “Buoni Vacanze Italia”. Le aziende hanno la sede in Italia e non si può prenotare una vacanza in una struttura che ha la sede nel proprio comune di residenza.
Lo Stato contribuisce alla spesa totale del viaggio con una percentuale che va dal 20 al 45%, in base alla fascia di reddito e al numero dei componenti della famiglia.
I buoni sono nati con la legge sul turismo n. 135 del 2001.
Che validità hanno i buoni vacanza?
La data di scadenza è indicata su ciascun buono.
Il buono non può essere utilizzato nel periodo che va dalla seconda settimana di luglio alla penultima settimana di agosto e nel periodo dal 20 dicembre al 06 gennaio.
Perché sono stati introdotti i buoni vacanza?
I motivi principali per cui sono stati promossi e finanziati i buoni vacanza sono due:
- la destagionalizzazione
- la possibilità di fare vacanza anche per coloro che hanno un reddito basso.
Destagionalizzare significa allungare la stagione, cioè fare in modo che i turisti non prenotino solo nei periodi in cui tutti vanno in vacanza (ad es. agosto), ma siano incentivati a prenotare in periodi di bassa stagione (ad es. febbraio).
Non è questo il luogo adatto per spiegarti le dinamiche del turismo, ma ti posso assicurare che non è un buono vacanza che risolve il problema della destagionalizzazione.
Chi può richiedere i buoni vacanza?
I cittadini residenti in Italia, i cittadini europei e gli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.
Può richiederlo qualsiasi componente della famiglia, ma deve essere maggiorenne. Sarebbe meglio fosse la persona che poi acquisterà il servizio turistico.
Inoltre il diritto è indipendente dalla condizione lavorativa, cioè non importa che tu sia un impiegato oppure sei pensionato o addirittura hai un co.co.pro.
Quali documenti ti servono?
Innanzitutto ti serve l’ISEE.
Cos’è l’ISEE? È l’indicatore dello stato economico equivalente. Più facile a farsi che a dirsi.
In pratica questo documento lo compila l’INPS (fiuuuu….) o qualsiasi ufficio CAF (Centro di Assistenza Fiscale). Basta portare la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente di tutti i componenti della famiglia e attraverso dei coefficienti puoi conoscere il tuo valore ISEE.
Per un calcolo approssimativo puoi connetterti al sito dell’INPS e fare una simulazione del calcolo dell’ISEE.
Come si richiedono i buoni vacanza?
Basta connettersi alla pagina di richiesta dei Buoni vacanza e inserire tutti i parametri nel form in fondo alla pagina.
Il numero dei componenti del nucleo familiare, il valore ISEE, il valore massimo finanziabile, la percentuale di contributo statale e l’importo a carico del richiedente sono i dati che compongono il form.
Su internet si trova un sito ufficiale dedicato ai buoni vacanze. Per avere informazioni più specifiche ti consiglio di darci un’occhiata.
Se cerchi ulteriori informazioni puoi connetterti al sito ufficiale dei Buoni Vacanze, altrimenti lascia un commento qui sotto e ti risponderemo in men che non si dica.